07/07/2010 | Parlamento europeo approva messa al bando del legname illegale (mercoledì 7 luglio 2010) | BRUXELLES (Reuters) - Il parlamento europeo ha approvato oggi una nuova normativa per combattere la deforestazione illegale, avvicinando l'Unione Europea ad un divieto per il 2012 su tutto il legname raccolto illegalmente.
Almeno un quinto delle importazioni totali dei 27 paesi dell'Unione Europea potrebbe essere illegale, secondo le stime del parlamento.
"Stiamo mandando al mondo il segnale che l'Europa non sarà più un mercato dove vendere tutto il legname raccolto illegalmente", ha detto il commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik.
"Gli impatti del taglio illegale vanno oltre la salvaguardia dell'ambiente, con effetti potenzialmente dannosi sul sostentamento e sull'equilibrio della comunità locali che dipendono dalle foreste".
Per assicurare la tracciabilità, ciascun operatore lungo la catena di produzione del legname dovrà dichiarare dove l'hanno comprato e a chi lo hanno venduto.
I rappresentanti Ue hanno stilato delle linee guida per i governi membri sulle multe alle compagnie di legname fuorilegge - che tengano conto dei danni ambientali, del valore del legname e della eventuale perdita di introiti fiscali. In alcuni casi sono previste anche sanzioni penali.
Le nuove regole ora necessitano del sostegno dei governi europei, che voteranno sulla materia dopo l'estate.
L'iniziativa è stata criticata da Svezia, Portogallo e Repubblica Ceca, che sostengono che con essa si crea un peso insostenibile per l'industria, che potrebbe perdere terreno verso mercati complementari meno verdi come quello della plastica o dell'allumino. La Gran Bretagna è invece tra i paesi a favore dell'iniziativa.
Greenpeace ha apprezzato il voto parlamentare, che però a definito solo un primo passo nella protezione delle foreste.
"Ne devono seguire altri per ridurre l'impatto distruttivo che ha l'Europa sulle foreste globali", ha detto Sebastien Risso, responsabile di campagna per l'Ong ambientalista. "L'agricoltura è la principale causa della deforestazione. La corsa all'oro verso i biocarburanti rischia di aggravare questa tendenza".
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